A fine novembre, in molti hanno cercato un calendario d’Avvento. Ultimamente vanno per la maggiore. Ne hanno cercato uno con le caselle che si aprono, una al giorno, per arrivare al 24 dicembre, alla casella con la Sacra famiglia riunita e il piccolo Gesù al centro. Nelle cartolerie, però, ne avevano solo con Babbi natale, renne e slitte. Anche sul web stessa cosa. Tanti calendari di profumi, giochi e in ogni casella una caramella, un cioccolatino. Tutte le marche di cioccolato hanno il loro calendario… Ma non si sono dati per vinti! Si sono ostinati a cercare un calendario con Gesù, Maria e Giuseppe. E infine l’hanno trovato, ma solo in una libreria cattolica. La Natività è quasi scomparsa dall’immaginario natalizio commerciale. Certo la Natività c’è nelle chiese, nelle case di molti, e in non tutte le scuole. Raramente oltre questi confini. In vetrina file di libri sul Natale, ma non uno con Maria e Giuseppe, la capanna, i Magi. I credenti in Italia ancora non sono così pochi e al Giubileo, a Roma, sono attese milioni di persone. Dunque, commercialmente parlando, la “domanda” di libri sulla Natività per bambini dovrebbe persistere e interessare anche i grandi. La storia dei due pellegrini stanchi che non trovavano un tetto e che finalmente vengono accolti in una stalla, fino a vent’anni fa era ancora tramandata ai figli. Ora è messa da parte, come una fiaba. Invece è così terribilmente attuale. Quella coppia di migranti soli nella notte e nel freddo, che nessuno accoglie. Quel tempo denso di ingiustizie, di oppressori che si impongono su popoli inermi. Di poveri e fragili invisibili alla gente, ma non a Dio che dona loro la grazia di essere testimoni per primi del Natale di Gesù. E la venuta dei Magi d’Oriente, persone di altre culture e paesi, cercatori di verità… Non è una storia per l’infanzia, è il cuore della nostra vita, quel farsi uomo, che Dio ha scelto per abbracciare le infinite pieghe del nostro quotidiano a volte frustrante, ansiogeno, disperato. E per trasformarlo così in quotidiano divino, che dà frutti a noi sconosciuti, ma sorprendenti. Come sorprendente è tutto il Vangelo natalizio. 

In questo tempo di Natale, che si unisce quest’anno all’inizio del Giubileo, dono di grazia speciale, la sfida è quella di ridare senso e attualità all’Incarnazione di Gesù e alla storia che da più di duemila anni intreccia con noi. Pellegrini di speranza” è il tema del Giubileo ed è di questa speranza che il mondo ha bisogno oggi. In questo numero della rivista entreremo nel merito di questo argomento, spaziando tra la Bolla del papa sul tempo giubilare e la sua messa in pratica, i frutti del Forum missionario, la partenza di una nostra suora NSA in missione in Algeria e l’esperienza di una giovane in Tanzania. Tutti gli articoli sono accomunati dalla parola SPERANZA. Come ci dice papa Francesco: “Tutti sperano. Nel cuore di ogni persona è racchiusa la speranza come desiderio e attesa del bene, pur non sapendo che cosa il domani porterà con sé. L’imprevedibilità del futuro, tuttavia, fa sorgere sentimenti a volte contrapposti: dalla fiducia al timore, dalla serenità allo sconforto, dalla certezza al dubbio. Incontriamo spesso persone sfiduciate, che guardano all’avvenire con scetticismo e pessimismo, come se nulla potesse offrire loro felicità. Possa il Giubileo essere per tutti occasione di rianimare la speranza… Lasciamoci fin d’ora attrarre dalla speranza e permettiamo che attraverso di noi diventi contagiosa per quanti la desiderano. Possa la nostra vita dire loro: «Spera nel Signore, sii forte, si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore» (Sal 27,14). Possa la forza della speranza riempire il nostro presente, nell’attesa fiduciosa del ritorno del Signore Gesù Cristo, al quale va la lode e la gloria ora e per i secoli futuri.” (Spes non Confundit  1 e 25)

La Redazione

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“Dove nasce Dio, nasce la speranza:
Lui porta la speranza.
Dove nasce Dio, nasce la pace.
Il Natale sia per ciascuno occasione
di rinnovamento interiore,
di preghiera, di conversione,
di passi avanti nella fede
e di fraternità tra noi.” 

Papa Francesco

Un sentito grazie da tutte noi suore NSA per l’affetto con cui ci seguite e per la generosità che ci permette di aiutare chi è nel bisogno. 

In particolare, siamo riconoscenti per l’acquisto di macchine da cucire per la Costa d’Avorio. Un gesto che aiuterà le ragazze del Centro NSA di Bietry ad avere una speranza per il futuro. 

Auguri per un Santo Natale e un Sereno Anno Nuovo 2025!