Il fondatore
IL FONDATORE DELLE SUORE NSA
L’avvio promettente dell’apostolato dei Padri della SMA, il loro desiderio di espanderlo e di renderlo più incisivo tra le popolazioni nelle quali operano, pone ben presto la necessità di avere delle religiose che li affianchino nel loro lavoro di evangelizzazione, in particolare presso le donne.
Nel 1876, Padre Planque può finalmente aggiungere a quello dei Padri, una “sorta di secondo seminario”. Dopo un lungo discernimento costellato di vari tentativi presso diversi istituti religiosi, egli prende la responsabilità della formazione delle future missionarie. Si ritrova di fatto, ad essere fondatore di una nuova famiglia religiosa quasi suo malgrado. “Ho faticato un po’ a decidermi, spinto da persone molto serie e costretto dalle necessità”, scrive più tardi. E ancora: “Ho cominciato a riunire alcune ragazze”. “E’ per il bene dell’Africa, che Dio ha fatto nascere questa piccola Istituzione”, “…le suore sono unicamente al servizio delle Missioni”. Le sue intenzioni sono chiare, ma la realizzazione risulta un po’ più laboriosa: di fronte alla nuova responsabilità egli si trova, in effetti, piuttosto disarmato, cosciente della vastità del compito e delle proprie lacune. Non ha esperienza diretta delle comunità religiose ed è ignaro del tipo di organizzazione necessaria alla loro vita. Tuttavia, con la grandezza d’animo, la fiducia e il coraggio proprio dei santi, P. Agostino Planque, ancora una volta, sceglie di andare avanti per Dio!
Agli inizi del 1876, la nuova opera prende progressivamente forma: alla fine dell’anno le giovani che si preparano ad essere missionarie sono già 15 e dieci anni dopo, diventano cinquantaquattro. Vengono da ogni parte, secondo la chiamata del Signore, e non tardano ad arrivare anche da oltre frontiera: Irlanda, Svizzera, Inghilterra, Italia e perfino dalla Siria! Fra loro vi è anche una latino-americana! Come non ricordare Gabriella Quinteros che, nata a Cordoba, in Argentina, arriva in Francia per fare visita a dei parenti e non ritornerà più in patria. Diventata suora NSA con il nome di sr Macaire, è fra le pioniere della Costa d’Avorio, e una fra le prime vittime della febbre gialla. Muore infatti a Grand-Bassam nel 1903. L’Istituto è quindi internazionale fin dalle origini come P. Padre Planque aveva sempre desiderato: una Società di Padri e di Suore “veramente universali”. La lunga gestazione dell’opera è un altro segno della fedeltà di Planque alle ispirazioni di Dio che lo chiama e al quale vuole obbedire sempre, con abbandono totale alla sua volontà. “Dio mi dà la grazia di camminare senza scoraggiarmi”. Niente lo ferma: né la sua debolezza, né quella degli altri.
LE PRIME PARTENZE NSA
Nell’agosto del 1877 parte il primo gruppo di suore dirette in Dahomey, a Porto-Novo: Monique, Ciprien, Dominique. Accolte dai Padri SMA presenti sul posto da vari anni, iniziano il loro apostolato aprendo una Scuola e un centro sanitario. Subito cercano di fare amicizia con la gente, visitando i quartieri. Le suore dimostrano di possedere notevoli qualità di adattamento, di buon senso, di coraggio e di sana diplomazia, come quando riescono a riscattare da Zounon, “il re della notte”, o da Toffa, il “re del giorno”, delle ragazzine destinate alla schiavitù. Danno inizio anche a quella che poi diventerà una consuetudine, quasi giornaliera, andare nella foresta a cercare i neonati abbandonati dalle madri (gemelli, handicappati…) che, secondo la tradizione, avrebbero portato disgrazia alla famiglia e al villaggio. Ad Agoué, nella loro seconda missione, le suore creano una scuola elementare in un’ex prigione. Nel locale si possono ancora vedere i resti degli anelli, fissati al muro, al quale erano legati gli schiavi in attesa di essere imbarcati per l’America. Altre NSA arrivano negli anni successivi a rafforzare le nuove comunità e continuano ad impegnarsi nel “suolo” tracciato da quelle che avevano lavorato fino al dono della vita. Quarant’anni dopo, ai funerali di sr Colette, una delle fondatrici di Agoué, tutta la città era presente: uomini e donne di tre generazioni erano uniti in preghiera attorno a colei che aveva dato tutta la propria al servizio di quel popolo.
Da Lagos (attuale Nigeria) i Padri chiedevano suore perché questa terra offriva possibilità immense di apostolato. Nell’aprile del 1878 arrivarono due missionarie, sr Elesbane e sr Felicité, la quale morirà a soli sei mesi dal suo arrivo. Prenderà il suo posto sr Monique, chiamata dal Dahomey, ma vivrà solo sette mesi, stroncata anche lei dalle febbri malariche per le quali in quegli anni non c’erano molti rimedi efficaci. Nel dicembre del 1878 si mette in viaggio un nuovo gruppo di suore, una delle quali sr Paola morirà quasi subito. Padre Planque segue dalla Francia con affetto e angoscia la vita delle sue figlie, sa quanto soffrono e con quale gioioso coraggio muoiono. Le anima una dedizione totale, la convinzione che il dono di se stesse a Cristo, per la missione, è totale e per sempre. Il Padre ogni giorno ripete nelle sue preghiere questa invocazione: “Sante figlie mie, che siete morte laggiù, pregate per me.” La tragica morte delle prime suore sulla Costa degli Schiavi desta in Europa non poca preoccupazione. “Propaganda Fide” propone alle NSA di orientarsi temporaneamente verso un paese dal clima meno difficile, l’Egitto. La prima missione egiziana sorge a Tantah, sul delta del Nilo, dove il 21 dicembre 1881 giungeranno sr Athanase, sr Eliodore e sr Alexandre. Scuola e Centri sanitari sono le loro attività principali. Sr Eliodore è infermiera e ben presto con la sua dedizione, senza preferenze fra cristiani e musulmani, attira la stima e l’affetto di tutti. L’Egitto è, per Padre Planque, un campo di apostolato al quale crede moltissimo. Continuano quindi a sorgere nuove comunità NSA disseminate un po’ ovunque: Zagazig, Ziftè, Mahalla, Choubrah, Zeitoun. Sakakini, Heliopolis, Alessandria…
Su questo solco continua la missione delle Suore di Nostra Signora degli Apostoli!
In tanti Paesi diversi ci sono attualmente giovani che si sentono attratte dall’ideale che Padre Agostino Planque ha tracciato per le sue missionarie circa cento quaranta anni fa. Senza dimenticare il passato, le NSA vivono “l’oggi” della storia, immerse nelle diverse realtà verso le quali sono inviate: dall’Algeria all’Egitto, dal Niger alla Tanzania, dal Libano all’Argentina e… e ancora là, dove altri appelli arriveranno!