“Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura” (Mc 16 15).
È un invito rivolto a tutti i cristiani di tutti i tempi e di ogni condizione sociale, qualunque sia lo stato di vita o il ruolo all’interno della Chiesa.
Così leggiamo nella “Evangeli Gaudium” (n°273): “La missione al cuore del popolo non è una parte della mia vita, o un ornamento che mi posso togliere, non è un’appendice, o un momento tra i tanti dell’esistenza. È qualcosa che non posso sradicare dal mio essere se non voglio distruggermi. Io sono una missione su questa terra, e per questo mi trovo in questo mondo. Bisogna riconoscere sé stessi come marcati a fuoco da tale missione di illuminare, benedire, vivificare, sollevare, guarire, liberare”.
Tantissime sono le persone che ogni giorno corrispondono a questa chiamata missionaria, nei loro valori nelle loro scelte, nel quotidiano della loro vita. Ringraziamo di cuore tutti coloro che ci fanno intravedere Dio con la loro esistenza, spesso nelle pieghe nascoste delle nostre città, del nostro mondo. Sappiamo bene che “fa più rumore un albero che cade che 100 alberi che crescono” come dice un saggio proverbio africano.
In questa settimana della gioia, nel bel mezzo della Quaresima, andiamo “insieme… con i laici missionari in Italia” e guardiamo con più attenzione al bene che ci circonda e che spesso non vediamo.
Lo hanno capito benissimo Paolo e Lucia, una coppia, Dorina catechista e volontaria in varie associazioni, Andrea e Federica della comunità SILOE di Roma, e Simona che ha vissuto un anno in Burkina Faso. Quello che ci condividono nasce da esperienze concrete, persone incontrate, momenti di ascolto profondo…
La nostra Comunità di Famiglie laiche si chiama “Siloe – famiglia di famiglie”. Non ci conoscevamo bene, ma il Signore ci ha scelti, Lui ci ha attirato irresistibilmente, ci ha sedotto con dolcezza, promettendoci di cambiarci lo sguardo per avere la visione profetica della vita e vedere, finalmente, quello che vede Lui. Abbiamo messo Gesù al centro di tutto e abbiamo scoperto che Siloe è un posto dove si può accogliere in Lui ciò che non è amabile, perdonare in Lui ciò che non è perdonabile, farsi prossimo, sempre e solo in Lui, con chi non si ha voglia di incontrare, accogliere in Lui chi è diverso da sé. Quale Grazia immensa è vivere in un posto ricco di occasioni per trascendersi, per uscire da sé, in una parola, per imparare ad amare!
Federica e Andrea
Qualche anno fa sono partita per il Burkina Faso, un dono grande che il Signore mi ha fatto e che ha segnato la mia vita, e ci sono rimasta un anno. Ho incontrato fratelli segnati dalla paura di non riuscire a sfamare la famiglia, ho visto persone che non riuscivano a curarsi, ho camminato con loro sui sentieri sabbiosi, ho girato con la moto per raggiungere villaggi lontani che avevano un grande desiderio: conoscere Gesù, la sua Parola, lasciarsi abitare dalla VITA che trasmetteva e che trasformava. In mezzo a gente semplice, umile, coraggiosa, ho sperimentato che il seme della Parola cresce e dà frutti in cuori semplici e disponibili: frutti di pace, serenità, forza per affrontare il quotidiano, e un grande desiderio di amare come ci ama LUI. La storia è piena di frutti buoni: basta aprire gli occhi e vederli, lasciarci attirare dalla loro bontà. Grazie, Signore, grazie Africa.
Simona
Appena in pensione, senza aver tempo di pensarci due volte, ho accettato la proposta del mio parroco ad essere catechista dei preadolescenti! Avevo già provato questa esperienza in gioventù e temevo di essere inadeguata e non al passo coi tempi, lontana anni luce dai ragazzi di oggi. Eppure ho accettato la sfida! Ho riflettuto sul fatto che ormai i ragazzi di questa età non partecipano più alla Messa festiva…mi spiaceva molto pensare che non potevano essere fortificati dalla Parola e che il rapporto tra Vangelo e vita quotidiana potesse sparire dalle loro menti. Quindi propongo il brano domenicale e, insieme, ci costruiamo modalità di comportamento da attuare nella vita di tutti i giorni. Mi sembra sia una proposta che li attiri verso Gesù e gli altri migliorando sé stessi.
Dorina
Siamo una famiglia che alterna giorni sereni e tranquilli ad altri faticosi, come accade in tutte le famiglie, specie con i figli adolescenti. Anche noi genitori a volte siamo presi dalla paura vedendo i nostri figli incamminarsi su strade per noi inimmaginabili.
Ci sembra di poter dire di aver accolto le parole degli israeliti rivolte a Samuele, con la richiesta di continuare a “gridare per noi al Signore”.
Con l’aiuto della preghiera è scaturito un saper fare buon uso delle crisi, attraverso un dialogo senza risentimenti e senza accuse, un atteggiamento di genitori che non si deprimono perché il figlio li ha fatti soffrire, ma cercano di capire, di comprendere, di accogliere. Un figlio non è sempre comprensibile, ma è sempre abbracciabile.
Lucia e Paolo
Impegno della settimana
Cerchiamo di riconoscere i piccoli segnali di gioia che ci circondano.
Proviamo a fare l’inventario delle piccole grandi gioie della nostra vita, che spesso diamo per scontate. Proviamo a scrivere ogni giorno di questa settimana una cosa della giornata per cui siamo grati, un piccolo diario della gratitudine!