In questo mese estivo, dove ricordiamo grandi santi come l’Apostolo Tommaso; i nonni di Gesù, Anna e Gioacchino; gli amici del Signore, Marta, Maria e Lazzaro; si celebra anche la meno conosciuta Giornata mondiale dell’amicizia. Il papa ci richiama spesso alla fratellanza e sorellanza umana ed i mesi estivi sono un tempo di grazia che ci è offerta per rinsaldare questi legami, o crearne di nuovi!
Amicizia non solo con chi ci è vicino a noi, ma anche con chi vive in altri luoghi o professa altre religioni, e che ha bisogno della nostra vicinanza nella preghiera.
Vi invitiamo ad unirvi a noi nella preghiera per la pace nel mondo, in particolare nelle zone di guerra: Ucraina, Sudan, Repubblica Democratica del Congo, Camerun, Burkina Faso, Niger, Nigeria, Yemen, Tigray, Myanmar, Haiti e in modo particolare per tutti i civili in Palestina e Israele.
Preghiamo per la Repubblica Centrafricana che detiene un tragico primato: è al primo posto tra i Paesi più a rischio di crisi umanitarie e disastri, secondo quanto rivelato dall’Unicef. Sul terreno operano vari gruppi ribelli, e gran parte del Paese, ricco di diamanti, uranio e oro, continua a essere oggetto di attacchi da parte di queste milizie. Secondo le Nazioni Unite, le violenze hanno causato più di mezzo milione di sfollati, e attualmente 3,4 milioni di persone (il 56% della popolazione) hanno bisogno di assistenza umanitaria.
L’Unicef sottolinea che un bambino su due non ha accesso ai servizi sanitari, e solo il 37% frequenta regolarmente la scuola. Tuttavia, ci sono segnali di speranza: il governo di Bangui ha avviato un nuovo Piano di sviluppo nazionale e ha assunto impegni per migliorare i diritti dei minori. Queste iniziative rappresentano un’opportunità per tracciare un nuovo futuro per i bambini e per l’intero Paese.
In questo momento, risuona ancora più forte l’appello alla pace lanciato da Papa Francesco proprio a Bangui nel novembre 2015 sull’essere “artigiani del rinnovamento umano e spirituale del Paese”.
Possa Dio toccare i cuori e le menti dei leader per trasformare la violenza in amore e pace. Continuiamo a difendere i diritti umani e a sostenere i nostri fratelli e sorelle in Centrafrica con i nostri pensieri, le nostre preghiere e ogni azione positiva che possiamo intraprendere.
Una buona notizia ci arriva dall’Algeria, dove sr Sandra Catapano NSA si è recata in visita, dopo avervi trascorso 10 anni in missione. La gioia di ritrovare gli amici e il popolo algerino è stata grande!
È stato tutto un susseguirsi di visite, saluti e feste. In particolare la festa cristiana della Visitazione e la festa musulmana del Sacrificio di Abramo.
“Con gioia, nel giorno in cui la festa della Visitazione risuona in modo particolare per la chiesa di Algeria ho avuto la grazia di essere qui e partecipare alla giornata di fine anno della Vita Consacrata della Diocesi di Orano” ci racconta sr Sandra. “Eravamo una trentina, la piccola Chiesa di Algeria vive e fa vivere. È piccola, ma molto unita. In Diocesi nel 2024 sono state accolte 3 nuove religiose!”.
“Dal 16 al 18 giugno, invece è la grande festa di Eid-al-Adha, Festa del Sacrificio, dove le nostre sorelle e fratelli musulmani ricordano il sacrificio del montone fatto da Abramo al posto del figlio Isacco. Con don Germain e una laica abbiamo portato gli auguri della nostra unità pastorale. Abbiamo incontrato l’imam Mahmoud Asfa, un uomo pacato, semplice e molto attivo nell’educazione interculturale e interreligiosa. Un operatore di pace… Che il Signore ci doni di crescere in relazioni fraterne per il bene dei nostri Paesi”.