Nella veglia della giornata che celebra la bellezza della VITA CONSACRATA (2 febbraio), la nostra sr. Maria Lodovica è stata chiamata a celebrare in cielo questa speciale ricorrenza.
Eravamo ancora quasi tutte nella nostra casa di Bardello (Varese) per una settimana circa di incontri tra noi suore NSA, che lavoriamo in Italia, e alcuni padri SMA. Sr M. Lodovica ci ha lasciate in poco più di un’ora, accompagnata dalla presenza e dalla preghiera delle suore attorno a lei.
Si è “spenta come la fiammella che non ha più cera proprio quando la Chiesa celebra il giorno di tutti i consacrati, la presentazione di Gesù al tempio, la Candelora”, come ricorda p. Sandro Lanfranconi, della Società Missioni Africane (SMA), che ha voluto condividere questo toccante ricordo della nostra suora con tutti noi.
“Non mi perdonerei di lasciar passare inosservata una figura di donna mandellese, che potrebbe appunto svanire data la sua indole schiva e molto riservata: sr Maria Ludovica De Battista.
E vorrei ricordarla come donna innanzitutto. Intanto perché ogni suora è prima di tutto donna e poi mamma, sorella e amica sincera e fedele. Con l’intuizione profonda, che noi chiamiamo “vocazione”, di vivere il proprio esser donna come un dono universale agli altri per esser dono a Dio. E non è data a molti questa chiamata, anzi è abbastanza rara ed oggi ancor più difficile da trovare.
Mandello di queste perle rare ne ha avute sempre ed alcune sbocciano anche oggi per spargersi poi silenziosamente in giro per il mondo, discrete ed efficienti.
Sono intente ad una vita di monastero sull’impervio sentiero mistico o si spendono gioiose ad annunciare il Vangelo dell’amore, amando come solo una donna ed una mamma sanno amare. E come tutte le mamme non han bisogno che si riconosca il loro darsi continuo e senza misura.
Sr Maria Ludovica è proprio una di queste. Quando sono entrato nella Società delle Missioni Africane nemmeno immaginavo che nella congregazione femminile parallela, le Suore di Nostra Signora degli Apostoli, vi fossero delle mandellesi e di quelle forti e silenziose, frutto di famiglie che avevano conosciuto sacrifici, generosità, lacrime e carezze. Poche parole, preghiera e fatti!! Tanti fatti: “Se ne fà mai asee”. Non può sfuggirmi poi che la mia cara sr Ludovica si sia spenta come la fiammella che non ha più cera proprio quando la Chiesa celebra il giorno di tutti i consacrati, la presentazione di Gesù al tempio, la Candelora.
Che l’immensa gioia di quando ti ho trovato sulla pista rossa di laterite in Costa d’Avorio mi sia data di nuovo se meritassi anch’io di giungere come te dove, ne son sicuro, ti ha accolto Colui che hai scelto e a cui hai dato tutta te stessa, donna, mamma, sorella, amica silenziosa discreta e tanto cara.”
ROSA MICHELA DE BATTISTA (SR M. LODOVICA) è nata a Mandello Lario nel 1934 in una famiglia di 4 figli, dove i legami famigliari e l’educazione alla fede favoriscono una giovinezza serena. L’oratorio, l’Azione Cattolica, sono stati i luoghi dove ha maturato la sua vocazione missionaria.
Risponde alla chiamata del Signore a 22 anni ed entra in Noviziato a Bardello nel 1956.
È subito inviata a Marino Laziale dove completerà la formazione religiosa e professionale come educatrice e insegnante di scuola materna e inizia la sua vita missionaria occupandosi delle ragazze che lì sono accolte.
Nel 1975 è inviata a S. Bartolomeo al Mare (IM) come Direttrice della una scuola materna ed è attiva e dinamica collaboratrice parrocchiale
Nel 1979 è finalmente inviata in Africa, a Tanda (Costa d’Avorio). Il suo compito principale sarà l’accompagnamento dei giovani catecumeni, comunicando la sua fede con entusiasmo anche nelle opere parrocchiali e sarà formatrice nel collegio NSA per ragazze.
Nel 1984 è inviata in Togo, a Koloware: anche qui per la formazione dei catecumeni giovani, ma anche accanto ai malati di lebbra.
Nel 1985 è richiamata in Italia come responsabile della comunità NSA inserita nella Parrocchia di S. Gottardo al Corso, dove sarà soprattutto animatrice dell’Oratorio. Tante di noi ricordano l’accoglienza fraterna di quella comunità, la sua presenza preziosa di sostegno ai sacerdoti, il legame creato con le famiglie, con i catechisti… Nel 1986 assume il compito di formatrice, prima come Maestra delle postulanti e in seguito come Maestra delle novizie. Nel 2009 sarà in servizio alla comunità della casa Provinciale a Milano. Poi arriva il tempo della pensione e nel 2013 andrà ad Airuno (LC)… ma il Card. Martini ci diceva che per le suore non esiste la pensione! Chi ha donato la sua vita al Signore ha sempre una missione da vivere, e lei continuerà il servizio alla comunità fino a che la malattia la costringerà al riposo. Nel 2020 arriva a Bardello (VA) e qui vive gli ultimi anni.
Di sr M. Lodovica ricordiamo in particolare la sua vivacità: era un’animatrice nata. Nei nostri ritrovi teneva banco con la sua allegria e il suo umorismo… I suoi soggiorni in Africa sono stati brevi ma intensi, e ha continuato ad essere “missionaria” qui, nei vari compiti che le sono stati affidati, lasciando un ricordo della sua fede e della sua gioia di vivere. Cara Maria Lodovica, con la tua famiglia, che ti è sempre stata vicina e alla quale eri molto legata, ti diciamo grazie per dono che sei stata per noi… dal cielo proteggici e intercedi per noi.